martedì 12 marzo 2013

La LiLLy furiosa

Il mio post precedente, i commenti che ho avuto mi hanno dato da pensare.

Houston, qui abbiamo un problema. Un problema grave. Enorme.

Non sono una persona perfetta. Anzi.
Non sono nata nella classica famigliola felice (ma chi ci è nato poi nella classica famigliola felice?), con la mamma che ti aiuta a fare i compiti e ti porta a DanzaPianofortePallavolo e il papà che ti mette i soldi da parte per andare all'università. No.
Non ho avuto un'infanzia felice e mi sono sempre adattata.
Ciò ha avuto delle gravi ripercussioni sul mio percorso di crescita.
Pecco per confusione, ne sono perfettamente consapevole.
Ho avuto difficoltà e blocchi psicologiche di ogni tipo.
Non ci sono speranze per me? No, io non credo proprio che sia così. Non mi voglio rassegnare.

Non ho solo carenze. Ho anche qualità.
Forse peccherò per confusione, ma ho un modo tutto mio e profondo di percepire la realtà.
E in questi 29 anni di vita ho acquisito tutta una serie di abilità che non sto qui ad elencare per non annoiare nessuno. Non perchè sono speciale ma perchè questi 29 anni li ho trascorsi cercando di capire il mondo che mi circondava, studiando e lavorando. Come ogni essere umano che ha la fortunata possibilità di farlo.

"La disoccupazione è una malattia sociale". Mai l'avevo capito come adesso. E aggiungo anche che forse una malattia sociale ancora più grave è il disorientamento che si prova a scuola prima e nel mondo del lavoro poi.

Liceo = Insegnanti preoccupati solo di trasmettere un sapere ormai vuoto e sterile
Università = Insegnanti assenti. Nessun interesse per le tue potenzialità, per il tuo percorso di vita.

Io sono uno dei tanti risultati  della felice condizione in cui riversa il sistema educativo italiano.
E c'è una cosa che mi fa incazzare.
E mi fa incazzare come una bestia.
C'è che le sto provando tutte e c'è che ammetto di essere in una situazione di difficoltà. Ammetto di aver bisogno di aiuto. Ho provato a parlare con eventuali datori di lavoro, con esperti che lavorano negli uffici di collocamento, con psicologi.

Ti guardano. E io glielo leggo negli occhi. E sapete cosa leggo? "Ecco, guardatela, l'ennesima persona confusa, non sa ancora chi è, non sa cosa vuole fare. In queste condizioni non andrà da nessuna parte"

"LiLLy, lei è confusa, se ne rende conto?"

Sono confusa? E grazie al cazzo che sono confusa, altrimenti non sarei qua, pezzo di idiota.

"Mi parli un po' di lei. Quali sono le sue passioni?"

Parli di te, apri il tuo cuore allo sconosciuto di turno, perchè almeno di passioni ne hai tante. E intanto che parli ti viene da buttarla lì, perchè un paio di ideuzze ti vengono anche in mente.

"No, per questo è meglio se lascia perdere: il governo ha tagliato i fondi da un pezzo. Per quanto riguarda questo corso...beh si, sarebbe anche attinente al suo corso di studi ma comunque non ha i requisiti per farlo, lasci perdere. Come come, mi scusi? Che idea è? Certo le ho detto di mettersi in gioco, di suggerirmi alternative anche insolite ma questa...santo cielo... ma lei è proprio confusa eh?"

Quindi la confusa sono io.
No, non è il nostro paese che in quanto a cultura dell'educazione è rimasto ancora al medioevo.
Che mentre va tutto a rotoli, ci sono persone che il lavoro ce l'hanno garantito (per cosa?Per diritto divino?Per diritto di nascita?) e magari lo fanno pure col culo.

Qui in mezzo ci sono io, ci sono altri, che avrebbero tutto il diritto di ricevere, non l'intercessione della divina provvidenza, ma il supporto di persone competenti e dello stato.
E adesso basta che quest'Italia triste mi riempie di negatività.
Mi arrangerò anche questa volta. Non voglio che questa logica malata mi ammorbi. Me ne tengo al di fuori perchè penso di esserne capace.O per lo meno ci voglio credere.

11 commenti:

  1. Mi piace questa versione rivoluzionaria.
    Hasta la victoria siempre :)

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  2. Cara Lylly ci sono tanti incompetenti che fanno quello che non dovrebbero fare, ma il Dio dei misteri sa perchè.
    Povertà di spirito la si vede già dagli annunci di lavoro e dal criterio con cui sono scritti, dal dare credito a master costosi e vuoti,a lauree che non potranno mai sostituire l'esperienza, insomma siano nella l'era della stupidità assoluta e dello sfruttamento diventato ormai e più che mai ideologia...tutto a minimo prezzo e massimo profitto, il talento che cos'è?Una roba che si mangia?...ma non diamoci per vinti!
    Ciao

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    1. Ah, come siamo messi male Carolina! Povertà di spirito,stupidità, profitto, sfruttamento. No, no...darsi per vinti mai e poi mai!Noi ce la faremo!

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    2. Siamo messi male, è vero. Ma c'è tanta gente che si da da fare per cambiare le cose.
      Non dobbiamo restare alla finestra: se cerchiamo il cambiamento, dobbiamo prima di tutto cambiare noi stessi.

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  3. E' facile infrangere i sogni altrui in questo periodo ed in questo paese...non ti dar vinta LiLLY che solo chi continua a crederci nonostante tutto ce la puo' fare!
    e comunque, il mondo e' grande e pieno di opportunita', non esiste solo l'Italia,eh!

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    1. Appunto, non esiste solo l'Italia. Potrei anche decidere di andarmene, chissà. Mi dispiacerebbe tanto però.

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  4. Non potevi spiegarti meglio, condivido quasi ogni singola parola che scrivi in questo post. Mi sento come te e purtroppo siamo in tanti sai?

    Le istituzioni o chi un lavoro sicuro ce l'ha ci fan passare per disadattati ma la verità è che siamo migliaia e che nessuno ci vede, nessuno vuole scommettere su di noi, nemmeno quando siamo disposti a dimostrare, senza pretese, quanto vale il nostro contributo lavorativo e umano.
    Non bisogna arrendersi, anche se ho come la sensazione che da quest'Italia me ne andrò.
    Scappa anche tu se puoi.
    Bacio

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    1. Siamo in tanti eppure la sensazione che ho è quella di essere abbandonata a me stessa... è paradossale se ci pensi! Sembra una stronzata, ma il fatto di essere qui a confrontarmi con altre persone mi fa stare meglio. Peccato che questo non cambia le cose, almeno non ora. Un domani chissà. Sempre se un domani sarò ancora qui. Un abbraccio Sea!

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    2. Anche a me fa bene, credimi...
      Un abbraccio a te, sappi che ci sono e che ti capisco... <3

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    3. Ho letto e mi è venuto un gran sorriso. Te lo mando :)

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