mercoledì 24 aprile 2013

Maiali in spiaggia e utilitarie ambiziose

È un periodo davvero molto strano della mia vita.
Carico di promesse, ma senza nessuna certezza.
Mi sento come se avessi ancora quei diciassette anni che non ho mai vissuto pienamente, come se ancora fosse tutto possibile.
L'onnipotenza che non è onnipotenza, perchè l'ambito in cui si giocano tutte le svariate possibilità è talmente vasto che mi ci perdo dentro solo a guardarlo.
Poi mi ricordo che sono in Italia, che è il 2013 e allora lo sconfinato orizzonte che mi immagino si riduce sensibilmente.
Vabbè.

Sto conoscendo diverse persone, ognuno mi sta dando qualcosa. Osservo gli altri, le emozioni che mi trasmettono e quelle che mi si smuovono dentro e capisco dove voglio andare a parare. La vita che mi voglio costruire, il tipo di persone che vorrei avere accanto.
Mi serve anche per capire cosa invece non mi va. Cosa assolutamente voglio escludere dalla mia esistenza.
E ciò implica a volte un entusiasmo che poi si dissolve. Implica un allontanamento. Implica insomma che ti danno della stronza.
Ho sempre avuto paura di sbagliare. Adesso invece è una necessità. A me dispiace ma io non posso farne a meno.

E così la mia vita va avanti, tra sbalzi d'umore incertezze e voglia di spaccare il mondo.
Due sono gli aspetti fortemente positivi di questo periodo.
Il primo è la progettualità. Gettato la sconforto per quello che ho perso, sto iniziando a fare come la formichina che mette da parte, non in vista dell'inverno, ma in vista di una vita più piena.
Il secondo sono le risate.
Erano anni che non ridevo così, da lacrimoni proprio.
E tutto grazie a tutta una serie di fortunate coincidenze.
Un pomeriggio, mentre stavo camminando, ho incontrato lei


No cioè, come fai a non ammazzarti dal ridere quando te la trovi davanti? Devo mettermi in cerca del  proprietario perchè lo voglio abbracciare.
Adesso devo solo trovare qualcosa di carino da scrivere sul culo della Carlotta, così mi diventa famosa anche lei.

L'altro giorno invece ero in spiaggia, quando ad un certo punto mi sono girata su un fianco e ho visto che poco lontano da me c'era un maiale.
No, maiale non sta per marpione. Per maiale intendo proprio l'animale.
Indossava una pettorina e zampettava qua e là, stando sempre accanto ad una ragazza che poi gli ha messo il guinzaglio e l'ha portato sul bagnasciuga.
E lì hanno iniziato a correre. Lei e il maialino. Perchè il porco si sa, ha bisogno della sua attività fisica quotidiana altrimenti ingrassa e diventa nervoso.
Per i primi dieci minuti  sono rimasta lì a guardare a bocca aperta, pensando che mia madre mi avesse somministrato di nascosto degli allucinogeni. Poi ho iniziato a ridere. E ho riso da sola come una coglionazza intanto che tornavo a casa.
Non cercavo nemmeno di trattenermi per evitare figure di merda. No, ridevo proprio di gusto.
Non ci credete?


Purtroppo Babe era lontanuccio quando mi sono decisa a prendere in mano il telefono. Peccato.

A breve inizia il tour dell'Emilia Romagna. Sto facendo un elenco dei posti che voglio visitare e fotografare. Potrei anche ritirare fuori la reflex, chissà.
Ho anche ricevuto una proposta di lavoro, non c'è niente di sicuro ancora, ma se dovessi accettare salterebbe il tour dell'Emilia Romagna e potrei anche non dedicarmi più al blog come ho fatto fino ad ora.
Si tratta di un lavoro molto impegnativo, senza prospettiva alcuna, ma impegnativo.
Qui purtroppo però bisogna prendere quello che c'è.

domenica 21 aprile 2013

Peace and love

Qualcuno ha letto il mio blog e mi ha scritto. Mi ha scritto chiedendomi come mai ci sia così tanta rabbia nei miei post. La sua non era una critica, anzi, si muoveva in direzione completamente opposta.
Avrei voluto scrivere un post in cui rimarcavo per l'ennesima volta i motivi per cui ce l'ho col mondo intero in questo felicissimo periodo della mia vita.
E invece no.
Vorrei sottolineare il fatto che sono anche una persona ottimista, solare, estroversa. Sprizzo gioia da tutti pori. Ma ne sprizzo così tanta e così forte che, levatevi perchè potrei trafiggervi.
Sta di fatto che da oggi...

Peace and love fratelli!
La primavera avanza, gli uccellini cinguettano, gli ormoni si scatenano. 
Arriva la Stagione, quella con la esse maiuscola, quella in cui si suda ci si spoglia e ci si accoppia come conigli.
No, dico ma non siete felici?
Fumiamoci il calumet della pace. Stappiamo una bella bottiglia di lambrusco e buttiamoci in mezzo alle strade, tutti quanti insieme. Facciamo baldoria.
Che ognuno porti qualcosa. E qualsiasi cosa è gradita.
Una bottiglia di vodka, un piatto di costine alla griglia, biscotti e torte, aranciata e sprite.

Chiedo fonzies e mi danno avanzi, cristo, perchè?” *
No, no qua 'sta cosa non esiste.
Via di patatine e fonzies per tutti. Quintali di patatine e fonzies. Che qua tutti c'abbiamo il diritto di festeggiare.
Mi raccomando non lasciate i bambini a casa. E neanche i cani. E i gatti, boh.
Fate quel cazzo che volete, se c'avete il gatto estroverso portate pure lui.

Uomini e donne, bambini e bambine, cani e gatti estroversi. Tutti quanti insieme, che tanto qualcosa di divertente da fare lo si trova. Tipo ballare.Tipo cantare a squarciagola. Tipo farsi il solletico. Tipo rincorrersi. Tipo ridere. Così, senza nessun motivo, ridere e basta. Che il riso è contagioso come lo sbadiglio, ma più divertente.

Io esco di casa fra una mezz'oretta buona, datemi il tempo di avvisare qualcuno per far partire i passaparola. Se vi trovate dalle parti di Ravenna ci becchiamo tra un'ora. Io porto i biscotti al burro di arachidi, qualche bottiglia di vino e l'nduja che m'è rimasta in frigor.

A dopo fratelli e ….viva la piadina!


*Elio e le storie tese “Tapparella”

giovedì 18 aprile 2013

Problemi tecnici-parte seconda. Il premio.

Avete partecipato in tanti.
Mi avete dato consigli.
Vi siete spremuti le meningi come meglio potevate.
E per questo vi ringrazio tutti di cuore.

Ma.
Stavo proprio per scrivere un post in cui vi avrei comunicato la mia intenzione di mettere in palio un premio per chiunque fosse riuscito a risolvere il mio fastidiosissimo problema.

Come spesso accade la soluzione ce l'avevo proprio sotto gli occhi.

Ed è stato esattamente uno di voi che mi ha svelato il segreto per ritornare a navigare su internet evitando palpitazioni, reflussi gastrici e quant'altro.

E questa persona è...

rullo di tamburi...

Carolina!!!

Quando ho letto di installare Adblock Plus, avevo capito che bisognava scaricarlo da qualche riquadro strano che ovviamente non trovavo.
Che polla che sono.
Poi ho avuto questa brillante idea di scaricarlo come si fa con un normalissimo programma.
E la porcona è sparita, l'uomo orso pure.
La mia pagina facebook è tornata normale e i miei tre browsers non sono lenti come prima.
Ma soprattutto me ne posso andare a dormire senza pensare al mio letto vuoto, ai chili da perdere e alla ruota della fortuna on line.

Grazie Carolina!
Hai vinto un premio a scelta tra:

1) Una foto della sottoscritta con dedica
2) Un pacco dei miei buonissimi biscotti al burro di arachidi (che ovviamente non ti posso mandare per posta quindi dovrai accontentarti di una foto, sorry...)
3) Una file audio in cui ti canto una canzone, quella che vuoi tu. Sappi però che sono stonata come una campana. 

 Forse, ma forse mi sa che ti conviene accontentarti dei miei rigraziamenti :))))))


martedì 16 aprile 2013

Problemi tecnici

Ho appena intrapreso una lotta furibonda contro la pubblicità molesta che da diversi giorni mi intasa il pc.
Mi ritrovo con pagine che si aprono da sole e mi invitano a giocare ad una dubbia versione on line della "Ruota della fortuna".
In qualsiasi sito io mi trovi, vengo continuamente invasa da fastidiosissimi link attraverso cui mi viene segnalato che ho vinto un Ipad.
Che se avessi vinto tutto quello che mi è stato promesso da quando ho iniziato a navigare in rete, a quest'ora sarei miliardaria, avrei già raso al suolo una buona metà del paese natìo e ci avrei costruito un bel parco giochi.
Il "LiLLy park", il mio sogno nel cassetto da almeno venticinque anni a questa parte.

La mia pagina di facebook è diventata un porcaio, è talmente intasata dai pop-up che faccio fatica perfino a navigarci e a pubblicare le mie minchiate quotidiane.
Blogger è messo pure peggio.
Non posso entrare nella home senza trovare una qualche scritta a caratteri cubitali tipo: "Ti va di perdere 14 chili in due settimane?" oppure: "Non è triste il tuo letto vuoto?"
Per inciso, di chili da perdere me ne basterebbero quattro, in quattro comode rate mensili e si, il mio letto vuoto è triste.
Ma non credo una tizia con la faccia da porca e e due tette elevate all'ennesima potenza possa lenire il mio senso di solitudine.
E comunque saranno cazzi miei o no?

Dopo una lunga ed estenuante ricerca su internet ho letto che il problema poteva essere causato dalla nuova versione di Adobe Flash. L'ho disinstallata e il problema è rimasto.
Ho disinstallato tutti e tre i miei browser, li ho reinstallati e il problema persiste.
Ho chiesto pareri ad amici e conoscenti.
Mi sono attivata per trovare qualcuno che avesse avuto e risolto il mio stesso problema.
Ho seguito procedimenti contorti alla lettera, installato diversi programmi per fare pulizia.

E ancora mi ritrovo quella faccia da culo della porcona.
 
Navigo a fatica e con lentezza, le pubblicità mi rendono difficoltosa la lettura delle pagine.
A 'sto punto mi rimane una sola cosa da fare: prendere la rincorsa dalla cucina e, una volta giunta in camera, lanciare il portatile fuori dalla finestra uralndo qualcosa tipo "BANZAIIIIIIIII".

Che la guerra abbia inizio.

P.S. Scherzi a parte, consigli? Suggerimenti?

domenica 14 aprile 2013

Elioterapia

Questa mia primavera è durata mezza giornata, la mezza giornata prima che venissi catapultata, e senza preavviso, in un dolce, caldo e fresco assaggio d'estate.




Ho inseguito il sole per un paio di giorni, tempo e impegni permettendo, il risultato, rinforzato dai geni calabrotti ereditati da mio padre è che sono già abbronzata. ABBRONZATA
L'aria era frizzante ma il sole scaldava e mentre la gente passeggiava con felpe e cappotti sul bagnasciuga io ero in costume. IN COSTUME.



Mi sa che se andiamo avanti così il primo bagno arriverà molto, molto presto.

Unica preoccupazione: pigiare il tasto del telefono per trovare una canzone adatta al momento e pigiarne un altro ancora per scattare foto.
E montare la panna per le fragole.

A proposito, la prova costume quest'anno è fallita miseramente.
Annuncio ufficialmente che da domani la dieta calerà su di me con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno.
Oggi a pranzo, ultimo peccato di gola, a pasta ca nduja, con la nduja più piccante che io abbia mai mangiato in vita mia. Buona.




La colonna sonora di questo week end è un po' vintage/malinconica. Ma va bene così.


giovedì 11 aprile 2013

Sono. Un essere. Abietto

C'è mica un premio Oscar o un Pulitzer per le lamentele? Si? Ecco, allora mi candido perchè sono sicura che lo vincerei, pur non avendo mai vinto un cazzo di niente nella mia breve quanto insulsa vita.
Il problema è che sono una cagacazzo.
Ce l'ho col mondo.

L'Italia e gli italiani. Ravenna e i ravennati (me compresa).  La classe politica, mia madre, mio padre, mio fratello e mia sorella. Il lavoro che non c'è, amici vicini e lontani, il mio ex capo, il mio ex ex capo, il mio ex, i nipoti più grandi (al di sotto dei 14 anni posso ancora sopportare, a malapena, ma posso sopportare), gli uomini, gli uomini tutti. Soprattutto quelli che si fanno sentire dopo mesi pensando di elemosinare una scopata. Che voglio dire, ma fatti una sega che è meglio,no? Almeno ti risparmi i soldi della cena che con 'sta crisi non è poco.
 
Sono brava, eh? Sono bravissima ad avercela col mondo, se avete voglia di essere insultati ditelo che ce n'è per tutti. Non ho motivo alcuno per avercela con voi? Non vi preoccupate, lo trovo in cinque minuti.

Anzichè stare qua a piangermi addosso dovrei fare qualcosa e ingegnarmi, perchè qui urge in cambiamento. Da quando sono disoccupata c'ho la vita in stand-by.
Ho viaggi, corsi da fare, posti da vedere e continuo a rimandare.
E tanto qua il lavoro non arriva.
Mandi un milione di curricula e non ti chiamano neanche per uno fottutissimo colloquio di merda.
E tanto io tra poco esco fuori di testa.
Fanculo.

Odio gli uomini? L'ho già detto? Beh, lo ripeto.
Li odio anche quando si meritano tutto tranne che essere odiati.
Li odio quando fanno gli stronzi, li odio quando si affezionano.
Li odio quando la buttano solo sul sesso perchè non sono mica un oggetto io.
Li odio quando non la buttano sul sesso. Perchè il mio ego smisurato ha bisogno di sapere che ancora ce la posso fare.

Di solito quando mi sento così parto. A 'sto giro sono appena tornata.
Si prospetta un aprile da paura e panico.
L'altro giorno, parlando con qualcuno, ho detto che se non avessi trovato lavoro entro breve avrei fatto una pazzia.
Lui s'è preso male: "Ma no, calmati! Cosa stai dicendo? Sei impazzita? E che cazzo vorresti fare?"
"Niente. Prendere e iniziare a correre, come Forrest Gump.
Anzi, va là, niente corsa che è troppo faticoso. Mi basterebbe camminare senza meta. Nutrirmi di quello che offre la natura. Lavarmi nei corsi d'acqua che incontro. Laghi, mari, torrenti, fiumi. E portarmi dietro delle salviettine umide, che non si sa mai. Scroccare alcool e sigarette in giro (e magari anche qualche piadina).
Tutto il resto può andare a farsi fottere."



mercoledì 10 aprile 2013

50 sfumature di marketing

Troppo facile fare l'intellettuale e dire: “No, io 'sta roba non la leggo”.
Bisogna leggere e capire.
Perchè libri come questo ti presentano pari-pari davanti agli occhi certe idee/rappresentazione della donna, degli uomini, dell'amore a dir poco abominevoli.
E tu.
Si, si proprio, tu.
Femmina che stai leggendo e che ti credi emancipata. Tu magari, sotto sotto speri sempre di trovare l'uomo che supera i limiti della sua abietta condizione maschile e che ti salvi e si prenda cura di te.

Questo romanzo (sempre se romanzo si può chiamare) assomiglia fin troppo a quell'altra perla rara della letteratura americana, “Twilight”.
Le protagoniste sono due anonime e scialbe rincoglionite che amano cacciarsi in situazioni di pericolo.
Bella (la protagonista di Twilight) amava passeggiare per strade buie, degradate e sconosciute, attirando le simpatie di ben poco raccomandabili ometti.
Ana (Protagonista di “50 s.d.g” e nome che io proprio non posso sentire, lo stesso che si usa in certe tristissime realtà virtuali per personificare l'anoressia) invece ci va giù pesante con l'alcool.
In entrambi i casi vengono salvate.
La prima da una sorta di “vampiro vegetariano” che per deontologia professionale si rifiuta di bere sangue umano.
La seconda da un tizio, tale mister Gray, che è tanto buono e caro anche lui, ma che quando fa sesso gli piace andare sul pesante.
Pesante tipo sculacciate, frustate, sospensioni, bondage, cose così.
Il tipo di persona che quando gli piace una ragazza non le chiede se vuole diventare la sua fidanzata, ma la sua schiava.
Ah, non dimentichiamoci che l'inettitudine e la scialberia delle due protagoniste donne è direttamente proporzionale alla bellezza e alla ricchezza del vampiro vegetariano e dell'altro pervertito.
I due uomini sono belli, tanto belli. E dannati, ma proprio tanto dannati. E ricchi fino al buco del culo.
Dentro però nascondono un cuore di panna e si prendono cura delle due rincoglionite, salvandole da eventuali stupri, tenendo loro i capelli quando sboccano come pozzi di petrolio dopo l'ubriacatura colossale, facendo loro tanti costosissimi regali, prendendosi cura di loro.
Come se non bastasse, i due uomini sono onnipresenti e ficcano sempre il naso negli affari delle loro ragazze. Peggio di due mamme chiocce. Ti si presentano a casa quando meno te l'aspetti, a volte solo per osservarti intanto che dormi, vogliono sempre sapere dove sei, con chi sei, cosa fai.
Che se a me fosse capitato uno così mi sarei rivolta alle forze dell'ordine.

Perchè si sa, le donne si trovano in una condizione di inferiorità e hanno bisogno di una forma di vita intelligente che si prenda cura di loro.
Gli uomini per l'appunto, che però prima di sobbarcarsi una responsabilità del genere (e possono farlo perchè hanno mezzi, potere e capacità) devono imparare a gestire l'aggressività e la brutalità che, a quanto pare, fa parte del loro DNA.
Mmm.
Ma il Medio Evo non era finito da un pezzo?


Concludo raccontando una mia esperienza.
L'unica volta che mi sono trovata in una situazione di pericolo e ho rischiato davvero di essere saccagnata di botte, non sono stata tratta in salvo dalla mia fiamma di allora. Lui era troppo impegnato a prendere il suo secondo cuba-libre per capire cosa cazzo stesse succedendo
Sono stata tratta in salvo da una mia amica che mi ha presa di peso e portata via con le sue braccia robuste intanto che mi dimenavo come un'anguilla.
E ricordo ancora quando qualche mese dopo il fattaccio, mentre eravamo a bere in un locale, un tizio si avvicinò e iniziò a guardarla
“Ciao biondina! Ammazza, sei proprio carina e che occhi azzurri!E... O ma che muscoli c'hai sulle braccia?Ma sei normale?Posso toccarli?”
“Se mi tocchi ti faccio sentire sui denti quanto sono forti le mie braccia"
Se penso alla faccia del tizio rido ancora adesso :)

martedì 9 aprile 2013

Here comes the sun

Domenica mattina.
Mia mamma mi piomba in camera.
"LiLLy, LiLLy!"
Aveva uno sguardo incredulo, sembrava impazzita.
"LiLLy, svegliati, alzati, muoviti. C'è il sole! Fa caldo!"
E lì mi accorgo che la camera è inondata di luce. LUCE DEL SOLE.
Mi butto giù dal letto con le gambe ancora addormentate. Cado come una pera. Mi rialzo e mi infilo in doccia.
Tempo zero e sono già in costume, pantaloncini, canotta e infradito.

Pronta per la spiaggia, esco in veranda e, porca troia, di sole ghe n'è minga. Sparito.
Fa ancora abbastanza caldo però.
Acchiappo una felpa e sostituisco le infradito con un paio di ballerine.
Esco ancora in veranda e, sticazzi, fa un freddo boia.
Rientro. Mi infilo i pantaloni pesanti, metto via le ballerine e prendo gli stivali.
Ritorno in veranda e sto abbastanza bene. Metto il naso fuori casa e sembra di essere da qualche parte in Islanda. O in Groenlandia forse.

Con una tristezza infinita rientro nuovamente. Metto il cappotto.
"Non dimenticarti la sciarpa che poi ti viene mal di gola!"
Saggia madre, credo che mi abbia evitato una broncopolmonite.

Arrivo in spiaggia e dopo dieci minuti che cammino rimpiango di non esseremi portata i guanti.
Non so, forse questa foto rende l'idea


Ma 'sta minchia di primavera quando cazzo arriva?


lunedì 8 aprile 2013

Breve parentesi milanese

Sono approdata a Milano in una fredda e autunnale serata di fine marzo.
Quando sono scesa dal treno ho scritto a mia cugina su facebook chiedendole di portarmi una borsa dell'acqua calda, una coperta e della grappa.
Probabilmente lei pensava che stessi scherzando, peccato che io mi stavo assiderando sul serio.

Sono stata accolta da un parentado ammalato e semi-moribondo con picchi di febbre ai 39.
Pensavo il pranzo pasquale sarebbe stato a base di virus e sputi di starnuto.

E invece  no.


Noi abbiamo potuto gustare uno di quei piatti che tanto richiamano la "primavera che brilla nell'aria e per li campi esulta": polenta e puntine al sugo.



In questa settimana passata a Milano:

1) Ho letto come se non ci fosse un domani. Finito "Ave Mary" della Murgia sono passata a "Come un romanzo" di Pennac (libro che dovevo regalare e che alla fine mi sono tenuta io) Poi ehm.. da Pennac poi sono passata a "Cinquanta sfumature di grigio". Tengo a precisare che questa parabola discendente ha il suo perchè.

2) Ho lavorato per circa un'oretta. Sono passata al bar dove lavoravo prima, per risolvere alcune piccole questioni burocratiche. Ho rivisto ex colleghi ed ex clienti. Baci, abbracci, affetto a non finire. Ho dato una mano ad una mia collega che era rimasta da sola.
Ero felice.

 3) Ho rivisto amici e parenti con gioia infinita e ho rubato scatti mentre vagabondavo qua e là da una casa all'altra.






4) Ho rivisto altri amici sentendo una grande pena per loro. Ti rendi conto ancora una volta che purtroppo ci sono persone che non impareranno mai a prendersi cura di sè. E tu non ci puoi fare niente.

5) Ho rivisto Salsiccia, il mio super mega pro-nipotino di un anno. Mi ha fatto una bella sorpresa perchè mi è venuto incontro camminando. L'ho preso in braccio e lui ha iniziato a ciucciarmi in capelli. Sono passata da liscia a mossa nel giro di un quarto d'ora.

6) Ho fatto foto e video in giro per il paese dove abitavo con il mio smartphone. Il tutto è nato da un'esplicita richiesta di un mio amico: "Dai, fai qualche video, così vedo dove hai vissuto per 28 anni". Ho iniziato riprendendo il panorama che si ammira dalla finestra della casa in cui ho vissuto per anni. Peccato che c'era vento e mi è arrivata la persiana in testa. Il resto è meglio se ve lo risparmio. Mi sono sentita come Pif, solo molto più idiota. Certo che però il mio paesino è proprio bello.





7) Causa freddo intenso, mio nipote più grande, il figlio diciannovenne di mio fratello, m'ha prestato prima e regalato poi una sua felpa a quadri, rossa, taglia extra-large. È calda e morbida, mi ci sono affezionata immediatamente. Qualcuno diceva che mi faceva sembrare una boscaiola, qualcun altro invece che mi conferiva un look grunge molto anni '90. Qualche sera dopo, mentre ero da un'amica e indossavo proprio quella felpa, su Mtv trasmettevano il vide di "Smells like teen spirit". Era il cinque di aprile. L'anniversario della morte di Kurt Cobain e io me ne ero completamente scordata. Vi lascio con quella che è una delle mie canzoni preferite dei Nirvana.





lunedì 1 aprile 2013

Catholic girls power!

Il mio rapporto con la chiesa cattolica in 3 comodi punti:
1. Se dovessi credere in un tizio che cammina sulle acque e moltiplica pani e pesci dovrei credere anche in Superman o nei Mini Pony.
2. Se un'istituzione come la chiesa nasce per rispondere a bisogni di tipo spirituale non vedo perché debba gestire ingenti risorse economiche e ostentare lusso .
3. Quando anni fa lessi "Avere o essere" di Fromm capii che certi valori cristiani li condividevo anche io. E poi chissene se il capellone sia esistito o meno. Ciò ho contava davvero era la portata del suo messaggio.

Quando tempo fa su aNobii ho trovato il libro della Murgia "Ave Mary. Come la chiesa inventò la donna" me lo sono procurato al volo. Che tra Eva e Maria le donne nel cristianesimo non è che sono messe proprio bene eh. O sei quella stronza idiota che ha dato origine al peccato originale per colpa di una mela (ok farsi cacciare dall'Eden per una fetta di sacher, per un barattolo di burro di arachidi o per del salmone affumicato. Non per una cazzo di mela però) o sei la Vergine Maria, tutta pudicizia e sacrificio.

Quindi il cristianesimo è una religione maschilista? La Murgia dice no.
È quella maledetta cosa chiamata "sistema patriarcale" che ha riletto il messaggio cristiano in chiave maschilista.

Ma lo sapevate che nelle sacre scritture in alcuni passaggi la responsabilità del peccato originale ce l'avevano sia Adamo che Eva?
E lo sapevate che la verginità di Maria veniva ostentata non per sottolinearne la virtù (virtù di cosa poi? Se mi astengo dai rapporti sessuali divento una persona migliore? Io non divento migliore anzi mi incattivisco) ma per rimarcare il fatto che fosse rimasta incinta proprio per opera dello spirito santo?
E vi siete mai chiesti perchè la morte di Cristo in croce ha una lunghissima tradizione iconologica mentre della morte di Maria non si sa niente?
Magari è per questo che ricorriamo al chirurgo per rimanere sempre belle e giovani, che non riusciamo ad ammettere che anche il nostro corpo è corruttibile?

Grande la Murgia, si merita tutta la mia simpatia. Viva la Sardegna, viva i sardi e viva le sarde. E viva le donne, che bisogna ricordarlo sempre e non solo l'otto marzo.

Giù

C'è qualcosa che mi spinge giù. E non basta dare la colpa sl mondo là fuori, al lavoro che non c'è e alla stupidità che ci circonda.
No, non funziona così.
Prima di tutto ci sono io, l'artefice del mio destino, la sola responsabile del mio benessere.
Solo io posso capire quanto per me sia importante spiccare il volo, solo io posso essere disposta a giocarmi il tutto per tutto.
Nessun altro lo farà mai per me.

Eppure qualcosa mi spinge giù.
Dovrei muovermi, sperimentare, buttarmi . E invece sono ferma in questa bolla senza spazio e senza tempo.
In certi momenti mi sembra di aver fatto un piccolo e importantissimo passo: l'aver ricominciato a scrivere come non facevo da anni. O come forse mai avevo fatto in vita mia.
In altri momenti mi sembra che tutto questo sia ancora poca cosa.
Questa vita mi va stretta, non ce n'è un'altra di riserva?

Concludo augurando una buona Pasqua a tutti, credenti e non, atei, animisti, musulmani o qualsiasi cosa voi siate.
L'unica cosa in cui cui credo io è che gli ovetti di cioccolato con la birra doppio malto sono proprio una figata.