lunedì 19 agosto 2013

Jacqueline

La mia mamma scoprì di essere incinta di me all'ottavo mese di gravidanza.
Oddio, parlare di ottavo mese forse è un po' esagerato, in realtà erano sette mesi e tre settimane.
Sì, mia mamma ha avuto le mestruazioni per tutta la gravidanza (per dovere d'informazione, in gravidanza non si hanno vere e proprie mestruazioni, ma finte mestruazioni. Per ulteriori approfondimenti guardate "Non sapevo di essere incinta" su Real Time che non c'ho voglia di spiegarvi tutta la pappardella)
No, non aveva il pancione. E che cazzo, altrimenti se ne sarebbe accorta.
Io ero posizionata molto, molto in alto. Sotto il fegato.
Organo che su di me ha avuto un certo ascendente, infatti in alcuni periodi della mia vita me lo sono quasi giocato a botte di Tennent's e limoncello.

In realtà mia madre aveva capito che c'era qualcosa che non andava, già quando era intorno al quarto-quinto mese.
Il suo medico di allora non capì.
Prima le diagnosticò un disturbo, poi un altro e la riempì di farmaci che in gravidanza non dovrebbero essere visti manco con il binocolo.
"LiLLy, ma non ti avranno fatto male tutte quelle sostanze tossiche?"
Probabilmente sì. Al cervello credo.
Beh. Per un po' sono passata inosservata.
Poi un giorno, quel fatidico giorno d'aprile, durante l'ennesima visita, al medico di mia madre viene questa brillantissima idea.
Quella di provare a tastarle l'addome.
E la spedisce immediatamente al pronto soccorso perché sente il fegato ingrossato a dismisura.
Arrivata all'ospedale a mia mamma viene prima diagnosticata una cirrosi epatica.
Poi, dopo un'attenta palpazione si accorgono che non v'è cirrosi alcuna, ma che c'è una massa di almeno due chili, due chili e mezzo sotto il fegato.
Diagnosi: tumore in stadio avanzato.

"Signora, vogliamo essere franchi con lei, a questo livello le dico subito che è impossibile intervenire, sia con un'operazione che con la chemioterapia, qui non c'è più niente da fare"

A mia madre e a mio padre, di punto in bianco viene completamente sconvolta l'esistenza.

In quell'esatto momento mentre il medico numero uno continua a parlare c'è un medico numero due che cammina su e giù per la stanza. Sembra nervoso. Dice che vorrebbe fare un'ecografia e continua a ripeterlo finché non convince anche il medico numero uno.

E così, una volta fatto l'esame, si accorgono che quella roba di due chili e mezzo che stava sotto il fegato non era un tumore. Era una bambina. Ero io.

Mia mamma esce fuori dalla stanza dell'eco urlando: "Siete dei pazzi! Io, incinta? Ma se m'avete appena detto che ho un tumore!"

Mio padre, in sala d'attesa, sente le urla di mia madre che gli sta andando incontro. Lì, per lì non capisce, d'altra parte, pover'uomo, aveva la testa invasa da mille pensieri.
Un medico va da lui:

"Lei è il marito della signora ?"
Mio padre: "Sì, sono io, cosa sta succedendo?"
Medico: "Congratulazioni!"
La parola "congratulazioni", detta ad un uomo che aveva appena saputo che alla moglie rimaneva si e no un mese di vita, forse suonò un filino fuori luogo a mio padre.
Preso da un attacco di furore si mise a gridare e ad insultare tutti.
Ci volle un bel po' per chiarire l'ecquivoco e per calmarlo. E comunque, quando i miei genitori se ne andarono dall'ospedale non sapevano nemmeno loro che pensare.
Tumore o bambina?
Bambina o tumore?
Dall'ecografia non si capiva un cazzo.

Il giorno seguente mia madre decise di andare in un'altra clinica per chiedere un nuovo parere.
E la gravidanza fu confermata anche lì.
La sera stessa, non appena mio padre varcò la soglia di casa e vide mia madre in vestaglia, si accorse che c'era una cosa che prima non si vedeva: la pancia. Non era un pancione enorme, ma c'era.
Ebbene sì, dopo tutto 'sto bordello decisi che era arrivato il momento di fare outing, lasciai il mio nascondiglio sicuro e mi palesai sotto gli occhi di tutti.

Il mio prossimo arrivo colse tutti impreparati.
"E mò che nome le diamo?" chiese mio padre, che da buon terrone aveva già provveduto a chiamare mio fratello e mia sorella con i nomi dei suoi genitori. Due nomi abbastanza lunghi, elaborati.
(apro una parentesi, e basta con 'sta storia di chiamare i figli con i nomi dei nonni, al paese mio ce n'erano tre con lo stesso nome e e cognome di mio padre e tre con lo stesso nome e cognome di mio nonno, avete idea della confusione e dei malintesi?)
Mia madre decise che voleva un nome breve, preciso, conciso e soprattutto nuovo.
Qualcuno, ancora oggi dopo 29 anni non ho capito di preciso chi, ha tirato fuori il nome Lisa. E Lisa fu.

Breve e preciso.
Peccato che il nome Lisa si confonda molto facilmente con Ida, Isa, Luisa, Annalisa, Elisabetta, ma soprattutto con Elisa.
E che per molti non è nemmeno considerato un nome vero e proprio.


"Mi ripete il suo nome, per favore?"
"Lisa, con la L di Livorno"
"Diminutivo di? Annalisa per caso?"
"Diminutivo di niente, Lisa e basta"
"Guardi che questo è un documento ufficiale, mi deve dire il nome che c'è sulla carta d'identità"
"E sulla carta d'identità c'è scritto Lisa"
"Ne è sicura?"
Ma vaffanculo

"Ma il tuo nome vero qual è?'"
"Lisa"
"Ma sei sicura?'"
"Ma ti pare che non so come mi chiamo?"
"Sarà mica un nome Lisa! Lisa è un diminutivo. Non c'è nemmeno la santa sul calendario"
"Mi faccio beatificare io, va bene?"

"Ciao Elisa!"
"Ciao, io però non mi chiamo Elisa, mi chiamo Lisa, senza la E"
"Lisa?"
"Leggo del turbamento nei tuoi occhi, che c'è?"
"Ma esiste anche Lisa come nome"?
"E sticazzi che esiste. C'è la canzone, c'è Lisa Simpson, c'è la Monna Lisa, cristo santissimo. Poi uno sarà libero di chiamare i figli come cazzo vuole, no? Pensa a Totti e alla Blasi..."
"Beh ma Lisa è un soprannome, non un nome. Posso chiamarti Elisa? No, perché Lisa proprio non mi viene..."

Ed è sempre stato così. A scuola gli insegnanti mi chiamavano sempre per cognome. Qualcuno già alle elementari.
Ogni volta che finisco in un ambiente di lavoro nuovo poi è un disastro.
Come adesso al ristorante.
L'aiutocuoco insiste col chiamarmi Elisa. La mia capa Annalisa. Il cameriere ultrasessantenne non mi chiama proprio. Dice che il mio nome non gli viene, sicché ogni volta se ne viene fuori con uno diverso.

"Senti, facciamo così, se Lisa non ti viene, concordiamo un nome nuovo insieme, ti va?"
"Margherita ti piace?"
"Margherita? Troppo classico. E poi magari il pizzaiolo si confonde. Tu mi chiami e quello dopo cinque minuti ti sforna la pizza, ma va là"
"Giulia?"
"Giulia? È carino. Ma è troppo comune"
"Francesca?"
"Idem, troppo comune. E sii un po' creativo suvvia..."
"Jacqueline ti piace?"

E così sono diventata Jacqueline.
Jackye per i clienti affezionati.
Jack per i colleghi quando hanno fretta.
Mi dicono tutti che mi cade proprio a pennello. Sa il cazzo perché.
Io l'ho scelto per un solo motivo, i Franz Ferdinand.




P.s. La storia che sono stata scambiata per un tumore sembra una barzelletta ma è verissima, ho documenti che lo provano (uno l'avevo postato nel primo post del blog, quando era riemerso tra milioni di altri documenti durante il trasloco). Un giornalista all'epoca andò da mio padre perché voleva scriverci un articolo di giornale. Mio padre però, che come me è una persona di classe e di finezza infinita, l'ha mandato affanculo. Peccato.

13 commenti:

  1. maddai pero'!!! e io che ho passato la vita a dire che mi chiamo E-lisa, con la E, si',non come quella della canzone, che poi ti pare che abbia le trecce e gli occhi blu? ecco.
    Poi sono emigrata ed adesso mi chiamo Alicia.

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    1. Ecco vedi?Non importa come ti chiami, tanto qualcuno pronto a storpiarti il nome lo troverai di sicuro. Alicia...molto, molto carino, non capisco bene cosa c'entri con Elisa ma è davvero un bel nome!

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  2. Hahahah, rido!
    Ho lo stesso problema da quando sono bambino: Manuel, ah Emanuele, piacere. No, Manuel. Ah, Emanuel? No! Manuel, come in spagna, olé, presente?

    Per il cognome poi... stendiamo un velo pietoso!

    Cmq, 10 punti con lode per la gravidanza! Pensavo fossero solo nei film certe cose...
    Metti il link a quel post, sono curioso :)

    E io che ero convinto ti chiamassi Lilly... ;)

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    1. No ma, Emanuel, cristo santissimo da dove te l'hanno tirato fuori? Hahaha!!!
      Il cognome invece no. Non me lo storpia mai nessuno e rimane sempre ben impresso a tutti.
      Ti mando il link ad Instagram così si legge un pochino meglio, non è che sia scritto molto però.

      http://web.stagram.com/p/365209201100539989_195109945

      LiLLy perché quando ero piccola, tipo quattro o cinque anni, il mio cartone preferito era "Lillie e il vagabondo" e mia madre ha iniziato a chiamarmi così. Non c'avevo proprio un cazzo di meglio da guardare...

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  3. Ciao Lisa, storia fighissima e visto il lavoro che faccio ti assicuro che non sei stata la sola ad essere scambiata per un tumore: un bimbo che mi arrivò a 3mesi e mezzo 3 anni fa era stato scambiato anche lui per un tumore ma in realtà sua mamma era al 7imo mese di gravidanza!!Cucciolo ora è alla materna ma aveva avuto un sacco di casini tra cui essere mollato dopo 4 gg di vita soltanto ad una babysitter, non essere allattato per scelta!!
    Ecco io mi sono legata a lui come una radice ed è nato un rapporto incredibile: mi sorrideva e mi accarezzava con la sua manina delicata e mi guardava con degli occhi colmi di dolcezza!!Mi commuoveva ogni volta, il mio cuore batteva all'impazzata e lui in un certo modo mi faceva sentire che mi aveva scelta come la sua prima fonte d'amore!Quando arrivavano i suoi faceva fatica a salutarmi e viceversa ma per dovere professionale sapevo che dovevo cambiare e mano a mano, grazie all'aiuto delle mie colleghe, sono riuscita a fare in modo che con dolcezza il distacco fosse sereno!
    Mi piange ancora il cuore a sapere che ora è già alla scuola dell' infanzia...i suoi mi hanno detto che ancora ora quando vede la mia foto la bacia e l'accarezza!!
    Lisa non ci vedo niente di strano anzi è bello proprio perché poco comune come Manuel che ti riempie la bocca quando lo dici!:-)
    Comunque anche io sono Alessandra ma abbreviato è Ale e si confonde con Alessia, Vale per non parlare dei maschili Alessandro e Alessio che sono sempre Ale...insomma ogni nome ha il suo!Il mio cognome in Veneto viene sempre pronunciato male..e vabbè!
    Che ridere con la storia della Margherita...sei troppo simpatica e poi Lilly una peperina come te doveva avere un ingresso nel mondo trionfale. ..guerriera della luce fin dalla pancia...che grande!!!!!!!!:-)Complimenti :-)
    Adhara

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    1. Alessandra!Adesso finalmente so come ti chiami. E pensare che all'inizio eri semplicemnte "anonimo" :)
      Ma davvero??Allora non sono l'unica!Ma ci credi che in tutta la mia vita ho sentito diverse donne che hanno scoperto di essere incinte molto tardi, ma mai nessuna a cui era stato diagnosticato erroneamente un tumore!
      E comunque anche io, come il tuo bimbo, non sono stata cercata. Sono capitata. Figurati che mio fratello e mia sorella avevano 15 e 14 anni. Mio padre 46! Poteva essere mio nonno!
      Certo che con il lavoro che fai non deve essere facile, ci sono bambini con un bisogno d'amore infinito e non è facile poi quando arriva il momento del distacco. Io invece ho sempre avuto insegnanti molto "fredde", già all'asilo. E secondo me la freddezza è peggio. Un conto è cercare di mantenere il distacco. Un altro conto è il disinteresse e il non voler nemmeno cercare di comprendere il bambino che ti trovi davanti. Grazie di cuore per i complimenti, è sempre bello leggere i tuoi commenti!

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    2. Alessandra, non prenderla male, continuo a preferire egoisticamente Adhara, mi distente :-), e poi non è un nome che fa una persona,un nome è solo un indetificazione che ti circonscrive e burocratica.

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    3. Figurati il mio nome mi piace solo al maschile e quando joker mi conobbe e mi attribui questo nome splendido non riuscii più a farne a meno!!:-)
      Adhara

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  4. Ah ho un cognato lucano e anche là c è sta mania degli omonimi per ste usanze e ho sempre pensato che dovrebbero far santi i poveri postini...medaglia al valore civile!!:-)
    Adhara

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    1. "Pronto, mi passi Antonio?"
      Io: "Antonio è in viaggio di nozze"
      "EHHH?????Ma stai scherzando? Antonio si è sposato?"
      "E certo che si è sposato. Due settimane fa"
      "Ma stiamo parlando dello stesso Antonio?"
      Ci diciamo bene nome e cognome.
      "E allora è lui!Chissà quando lo dirò agli altri!!!"

      Beh, io avevo nove anni e pensavo mi stessere chiedendo informazioni relative ad Antonio-mio fratello, allora ventiquattrenne e appena sposato.
      In realtà volevano sapere di Antonio-mio cugino. Che di anni ne aveva sedici...

      E questa è una delle tante :)

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  5. Ciao Lilly, mi sono fatta un sacco di risate,anche se considerando che ho terrore dei medici,la tua storia mi ha inquietato ulteriormente, a me volevano togliere a tutti i costi l'appendicite, poi il chirurgo disse agli altri due che l'appendecite si trovava a destra non dove faceva male a me, comprendi la mia diffidenza da allora :-)
    Per quanto riguarda il nome te lo assicuro quando ho scoperto che ti chiamavi Lisa,mai pensato che fosse un diminuitivo, te lo dico per consolarti se può servire :-),alla fine anche a me mi chiamano un po' come gli pare,Carolina,Carola,Lina (in pochissimi,grazie a Dio), ma a dire il vero ispiro più i nomignoli, che per alcuni amici ed ex marito compreso sono diventati nomi veri e propri, pensa il mio ex mi chiamava Dari(lunga storia l'origine di questo nomignolo) chi lo sentiva chiamarmi così a sua volta mi chiamava così convinto che fosse il mio nome.
    Un bacione

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  6. Ciao Carola!Stai bene? No, non ci posso credere, questa dell'appendicite è il top! Ma in che ospedale eri? Al reparto chirurgia di Gardaland? Chi ti ha visitata? Prezzemolo?
    Io all'inizio ti chiamavo Carolina, come il nome sul blog. Poi ho iniziato a chiamarti Carola quando ho visto che ti firmavi così!
    Beh sì, mi rincuora sapere che qualcuno prende il mio nome per quello che è! E se questo può consolare te, sappi che non ti chiamerò mai e poi mai Lina, vai tranquilla. Dari è carinissimo comunque.

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  7. Ciao Lilly,indovina un po' che ospedale era? Quello di Rho :-).
    Per il nome sono in effetti affezionata a Carola, non so perchè i miei genitori mi hanno chiamata Carolina, ma in realtà hanno sempre chiamato Carola.Comunque non me la prendo più di tanto quando mi affibbiano un nome in cui trovano più similitudini con me,bello anche sentirsi chiamare ogni tanto in altro modo,è una cosa che rinnova :-) ma Lina davvero è orribileeeeee.

    Come sto? Diciamo nì, ne bene ne male...ti racconterò.
    Un abbraccio.

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