lunedì 27 maggio 2013

Tradimenti

Questo sarà il primo di tutta una serie di post che avranno come tematica centrale le mie pippe mentali.
Ahimè.
Che vivere serena, senza farmi troppi problemi, è una condizione che proprio non mi appartiene.

Problema numero uno: mi sento scissa.
E non è che sia un problemino da niente.
Da una parte sento che mi manca qualcosa. Ed è sempre la solita storia che l'altra metà del mio letto matrimoniale è vuota. O meglio, c'è Pippo, il mio pupazzo.
Il problema è che Pippo non t'abbraccia, non parla e non ti fa i grattini. Senza contare che dall'84 ad oggi è sempre lui, un po' più sbiadito ma con la stessa faccia da pirla
Insomma, che due coglioni Pippo.

D'altra parte parole come "matrimonio", "fidanzamento" o "convivenza", mi provocano una reazione allergica pazzesca. Tipo che mi viene 'sto prurito addosso che mi gratterei via pure la pelle se potessi.
Una parte di me non si vuole fermare. Una parte di me pensa che in carcere non ci vuole finire.
Perché conoscere e dedicarsi ad una persona sola, quando il mondo là fuori è pieno di persone da scoprire? Perché? Ma non è bellissimo quel momento in cui inizi a prendere confidenza con qualcuno, quel momento in cui le distanze si accorciano e i confini saltano? Io amo il "brivido della scoperta" anche perché mi è mancato (più o meno) per dieci lunghissimi anni.
Adesso me lo posso concedere.

Il secondo problema è che per quanto sia andato tutto a puttane, i precedenti 10 anni di fidanzamento pulito, sicuramente non mi hanno preparata ad affrontare il mondo là fuori.
Diciamo che forse adesso mi sto rendendo conto che vivevo in un'isola felice dove il tradimento semplicemente non esisteva, sesso e sentimenti coincidevano e il detto che gli uomini pensano solo a scopare era solo un ingiusto pregiudizio.
Ci mancavano solo i due liocorni e i mini pony.

Adesso mi guardo intorno basita.
Quasi tutte le persone che conosco sono impegnate. 
Il copione è sempre quello.
All'inizio non ti dicono niente, quando la situazione inizia a scaldarsi, per non avere ripensamenti di coscienza e per evitare casini, ti mandano il fatidico messaggio, perché parlare di persona si sa, è difficile e costa fatica.
Messaggio che inizia sempre con "C'è una cosa che non ti ho detto".
Quanto sono prevedibili.
E quanto sono cogliona io che non ci arrivo mai prima.


-"C'è una cosa che non ti ho detto sono fidanzato da cinque"
"Cinque cosa testa di minchia? Settimane? Mesi?"
"Anni"
"Ma che cazzo"

-"C'è una cosa che non ti ho detto: sono sposato"
...
1 mese dopo: "Ehy, ma perché non rispondi? Come stai? Io sto bene, la mia bimba cresce"
"Scusa ? Hai una figlia? E quanti anni ha?"
"Tesoro, la mia bimba ha un mese, ti mando la foto, la vuoi vedere?"


-"C'è una cosa che non ti ho detto"
"E te pareva"
"Sono insieme ad un'altra, io non te l'ho detto, tu però non hai chiesto"
"Ah, adesso è colpa mia?"


-"Posso essere sincero con te?"
"Originale il ragazzo. Si, ok, ho capito, hai la ragazza vero?"
"No"
"Cristo santissimo, non ci credo!"
"Siamo in pausa"
"Fanculo"


Ma il meglio del meglio è stato sabato sera. La serata degli adii al nubilato e al celibato. Ne avrò contati almeno 5 tra future spose e sposi con amici al seguito. Cazzi di plastica e bambole gonfiabili ovunque. 'Na tristezza immensa.
Poi sul tardi arriva lui, si presenta come "Lo sposo" e mi chiede se gli posso concedere il suo ultimo ballo prima del fatidico evento.
Io vedo gli amici ridacchiare e penso che si tratti di una penitenza o di uno scherzo come spesso succede agli addii al celibato.
Sto al gioco e accetto, tanto "Cosa c'è di più innocuo di un futuro sposo?".
In sottofondo c'è l'azzecatissima "Always" di Bon Jovi.
E mentre siamo lì che balliamo in modo socialmente accettabile, scambiamo qualche parola. Di dove sei, cosa fai nella vita, e bla bla bla
Tutto nella norma.
Poi, ad un certo punto, prima ancora che la canzone finisse:

"Senti ma, un giro in spiaggia ti va?"
"Coooosa?"
"E dai che hai capito"
"Ma tu mica ti devi sposare?"
"Ma si, TANTO IL MATRIMONIO È TRA UN MESE"
Mi stacco.
"Scusa, forse sto correndo troppo. Me lo dai il tuo numero?"
"Ma tu ti devi sposare, ma ti rendi conto?"
E inizia a parlarmi di lei. Del figlio. Dei problemi. Che lei l'ha già chiamato due volte nell'arco della serata.
A me viene il prurito.
Me ne vado.

Io giuro che non ci sto capendo più un cazzo. Né di me, né degli altri.
Penso solamente che prima della menopausa vorrei innamorarmi ancora totalmente come mi è successo anni fa. Vorrei diventare madre. Conoscere la persona giusta (che non sia impegnata magari). Ma soprattutto vorrei capire se devo rivedere il concetto di "coppia" che ho sempre avuto.
Vorrei capire come e dove collocare il brivido della scoperta una volta che i giochi finiranno.
Ma i giochi finiranno davvero?
Ma io una famiglia la voglio sul serio?
Ma io sono del tutto sana di mente? Ho dei problemi per caso?
Ma soprattutto: che cazzo di gente ho conosciuto negli ultimi mesi?

14 commenti:

  1. Ciao Lilly, per quanto rigurarda il tuo post fino a " amo il "brivido della scoperta", è una storia che conosco,da quel punto in poi ho da tempo chiaro quel che a te sfugge, dopo la solenne musata che presi dopo la mia separazione.










































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    1. Ciao Carola, per quanto mi senta confusa in questo momento e davvero non so proprio cosa pensare, ricordo perfettamente come mi sono sentita quando presi la mia musata. Quando scoprii che c'era quell'altra mi sono sentita umiliata, come persona e come donna.

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    3. E qui ti sbagli alla grande, perché umiliata? Da chi e da cosa?No Lilly non è un'altra scelta del tuo ex che ti deve fare sentire umiliata nè come donna nè come persona, semmai è il tuo benedetto critico interiore che ti dice" ha scelto lei, lei è meglio,lei è ..." Lilly puoi piangere per un amore che finisce, non per un tradimento, non per una scelta diversa, nulla ti ha dato nulla ti ha tolto, se proprio vuoi fare un bilancio forse ti ha dato di più di quel che ti ha tolto, la presa di consapevolezza di molte cose.

      La mia musata LIlly putroppo non è un tradimento, non sono nemmeno un fiume di balle del tipo non ti lascero mai, ma è stato scoprire;dopo anni che non frequentavo altri uomini sotto la veste di amanti o compagni, corteggiatori,che la maggior parte degli uomini sono bambini che non cresceranno mai, che i rapporti in genere si basano su un mucchio di fesserie e illusioni, che spesso quel che chiamiamo amore è solo un stramaledetto bisogno che all'amore non gli assomiglia nemmeno, e molto altro ancora...

      Forse ha ragione Joker funziona così anche per le donne, forse ha anche ragione sul fatto che scopano poco e quando lo fanno non si divertono, anche se ovviamnete non credo che sia la causa principale :-)ma che la causa sia ben altra.

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    4. Carola hai perfettamente ragione quando mi dici che non dovrei sentirmi umiliata. E ti assicuro che col senno di poi sono stra-felice che sia andata così. Mi piace moooooooolto di più la mia vita di adesso. Se mi sono sentita umiliata è stato perchè l'idiota (il mio ex) anzichè parlarmi dei problemi che c'erano ha avuto la brillante idea di sparire di punto in bianco, senza consentirmi nemmeno di realizzare quello che stava succedendo, senza restituirmi i soldi che mi doveva. E quando l'ho chiamato per farmi ridare indietro le chiavi di casa MIA, m'ha pure insultata "Tu non mi devi chiamare, la mia ragazza è gelosa" .
      Erano tre mesi che aspettavo che me le restituisse, è stato fortunato che non sono andata dai carabinieri.
      E sti cazzi Carola se mi sono sentita umiliata. Scelta sua, ok, ma cazzo comportati da persona adulta.
      E poi si, c'è anche il critico interiore che ti dice "Ecco vedi, ha scelto quell'altra, a te invece ti ha trattato come l'ultimo pezzo di merda"
      E lì ovviamente si va a toccare delle corde già abbastanza sensibili perchè di fondo pure io ho le mie debolezze e le mie vulnerabilità. Capisci?

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    5. Lilly certo che ti capisco, piano piano scivolerà via.
      Comportarsi da persona adulta? Stai chiedendo troppo :-)

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  2. Hai conosciuto un branco di piagnucolosi, che non stanno bene in coppia, ma non hanno le palle di stare da soli...

    E funziona anche per le donne fidati... Osservo le donne fidanzate o sposate e quelle felici davvero le conto sulla punta delle dita. La maggior parte hanno semplicemente accettato di sopportare e si concedono una scappatella, le più coraggiose, ogni tanto.

    E' uno dei motivi per cui rifiuto il concetto di famiglia, coppia, legame... Rifiuto la monogamia come si rifiuta la tortura, la castità pre-matrimoniale e altre amenità del genere.

    Vedo tanta gente triste in giro... e santo cielo, il motivo principale di quella tristezza è semplicemente che non scopa abbastanza.

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    1. Joker, una parte di me nutre dei seri dubbi sulla monogamia, un'alta parte di me, quella che in passato ha dovuto convivere con l'ansia da separazione, quella che è cresciuta con la paura di essere abbandonata, proprio non ce la fa. Avessi subito gli effetti di un tradimento una decina d'anni fa, non so come ne sarei uscita.

      Si, hai ragione, molti sono frustrati, uomini e donne indistintamente. Non sempre però. Qualcuno, come mi è capitato, è ben felice di vivere serenamente la privilegiata condizione di chi "riesce ad amare più persone contemporaneamente", senza che questo incida negativamente sulla coppia.Il problema è che lì in mezzo ci sono io che da una parte apprezzo, tutta questa libertà e mi ci muovo anche bene dentro. Dall'altra c'è quell'altra parte di me che non ce la fa. Che qua se si dovesse aprire la "voragine" poi sono davvero cazzi amari. Quindi non lo so. Almeno, per ora non lo so.

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    2. Ci mancherebbe.
      A volte mi esprimo come se dettassi legge, ma non voglio insegnare nulla a nessuno. Ogni cosa che scrivo riguarda me e solo me e anche io sono alla ricerca di risposte e "non so".

      Forse sono solo saltato nella mia voragine e sto provando a volare... o ce la farò o mi schianterò sul fondo.

      Il mondo dei sentimenti è troppo vasto per avere regole: ognuno di noi prova ad essere felice... tutto qui :)

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    3. Ma va là Joker che questo l'ho capito, vai tranqui! Ti ho risposto proprio per farti capire come la sto vivendo io. Ho bisogno di scriverne, di parlarne, di sapere come la vivono gli altri, proprio perchè al momento non so nemmeno io come prenderla. Mi piace discuterne e sollevare obiezioni, parlare apertamente di me e della persona che sono, senza paure e senza l'ansia di dover essere giudicata.

      Che dire...e proviamoci ad essere felici, meglio stare nell'incertezza che prendersi o prendere per il culo gli altri :)

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    4. Ok, ti stavo rispondendo... ma è così lunga la risposta, che ne farò un post :P

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  3. Ciao Lilly, io ho una storia famigliare particolare per la quale ho l'allergia ai casini di questo tipo (padre con due vite, io e mia madre sole a lavorare come schiave): mi danno il vomito. Non frequento molte persone e sono tutte selezionatissime perché purtroppo il mio livello di tolleranza è basso.
    Vivo nel mio bunker e non voglio vedere né sentir parlare di gente che si comporta in questo modo perché ne ho avuto abbastanza nel mio passato e di esperienze da amici.

    Non so se nella vita sono stata baciata dalla fortuna, se ormai ho fatto l'occhio per i bravi ragazzi oppure se spiegando e rispiegando numerose volte la mia posizione in merito alla questione "se non stai più bene con me, parliamone e viceversa", però fino ad ora non mi è mai capitato di dovermici trovare dentro.
    Qualora capitasse... apriti cielo, non ci sarebbe più affetto che tenga.

    Recentemente sono venuta a conoscenza del lontano passato di una persona a me vicina che ha tradito molto. Credimi per me è stato un trauma, sono stata male a causa di questa idea molti mesi salvo poi ricevere un'apertura (forzata ahimé) dove mi parlava del perché di questa scelta. Mi sono trovata, come raramente prima, a comprendere e tutto sommato giustificare quei perché, motivi anche di grande sofferenza... Io non avrei comunque agito in quel modo ma non ho potuto nemmeno stigmatizzare una persona che per amore aveva dato tutto e ricevuto in cambio sofferenza.

    I casi che hai citato tu invece per me sono ALLUCINANTI.
    Perché sposarsi o mettersi assieme ad una persona che è più un problema che altro?
    Perché non scegliere la via più logica e lineare?
    Perché non parlare, spiegare e comunicare tanto la gioia quanto il disagio?

    Io non dico che non si possano avere più relazioni in contemporanea, anche io le ho avute, ma per una forma di correttezza bisognerebbe sempre renderlo noto a tutti i partner! La correttezza non è solo nei confronti dei "sentimentalmente/sessualmente coinvolti" ma anche di noi stessi, non si può vivere nell'ipocrisia, non può durare a lungo la "felicità" nella menzogna.

    A volte mi sento un robot perché mi muovo con assoluta precisione, informo sempre me e gli altri del mio stato mentale e sentimentale. Non so se sia giusto o meno, so solo che così mi sento apposto dentro, sento di non dovere niente a nessuno.

    Scusa il papiro!
    Un abbraccio

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    1. Sea ho letto con tanta attenzione e, vedi, hai fatto luce su un aspetto che mi sta molto a cuore. Per quanto in passato la "monogamia" mi sia andata stretta, non me la sento di giustificare certi tradimenti con troppa facilità. Perchè tradire molto semplicemente provoca sofferenza.
      Provoca sofferenza in una famiglia, quando ci sono di mezzo i bambini.
      Amare vuol dire avere uno spazio mentale, energie e tempo di qualità da dedicare all'altro. Può un genitore avere questo spazio mentale per la compagna, i figli e le eventuali amanti di turno? Io non lo so. Io vivo in una delle poche famiglie unite, non ho subito le conseguenze di eventuali tradimenti (sempre se mai ci sono stati). Ma è successo ad altre persone a me molto, molto care. Tra cui parenti stretti e amici. Ho sentito tanta sofferenza e ho visto persone a me care ridotte in condizioni pietose per questo.
      Da donna, da donna che ha sofferto, ti posso dire che il tradimento fa leva su alcune nostre fragilità molto critiche e spesso gli esiti sono disastrosi. Non tutte le persone hanno la forza e le capacità emotive per reagire. Ho purtroppo conosciuto più di una persona che si è ridotta a compiere gesti avventati in seguito ad un tradimento. È una questione abbastanza complessa e come dici tu la cosa migliore è parlare dei problemi con l'altro ed essere sempre corretti.
      Come vedi, pure io in quanto a papiri non scherzo mica eh...

      Ti abbraccio Sea!

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    2. Condivido pienamente con te sull'amore diviso tra una famiglia ed eventuali amanti. Non credo siamo in grado di poterci dedicare al meglio di noi stessi quando gli oggetti dei nostri pensieri sono troppi... E' già difficile amare il proprio compagno al meglio di noi stessi, figuriamoci con l'aggiunta di figli.
      Siamo limitati, non possiamo fare finta che non sia così e dobbiamo rassegnarci che il nostro unico punto di vantaggio è la comunicazione con l'altro.
      Io non credo che si possano amare allo stesso modo tutte le persone e quando l'amore finisce o cambia bisogna essere chiari e comunicarlo all'interessato.
      Quando è tutto chiaro si sceglie insieme finché si è coppia, specie se ci sono dei bambini, se non si riesce a stare assieme, credimi non è un dramma.

      Più che figli distrutti dalle separazioni io vedo figli distrutti dal ANNI di pre-separazione, anni di bugie, litigi, assenze, mancanze, sensi di colpa indotti, colpe attribuite e così via.

      Non capisco e non capirò mai perché non ci si possa parlare civilmente.
      Prego solo di non trovarmi mai più in queste situazioni.

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