martedì 15 gennaio 2013

Caos

In questa casa non si capisce più un niente.
C'è disordine ovunque.
Si sono bruciate le due lampadine superstiti delle tre che stavano nella plafoniera in cucina.
E buio fu.
Il decoder si è spento ieri da solo e oggi non dà segni di vita, così mi è toccato dire addio a Real time e a Mtv, mie fedeli compagne di vita da quando sono rimasta a casa dal lavoro.
Oltre a me è impazzito anche il pc.
Le porte di eMule, che una mia cara era riuscita ad aprire dopo aver bestemmiato come uno scaricatore di porto per un'ora, si sono chiuse un'altra volta. Da sole.
A me 'sta cosa inquieta un po' perché è come se io domani mattina mi svegliassi e mi ritrovassi vergine, come cazzo è possibile?
E come se tutto ciò non bastasse ho anche scoperto che Messanger è dotato di vita propria e può contare su un quoziente intellettivo superiore perfino al mio (come se ci volesse tanto, eh?), infatti per ravvivare la mia vita sociale ha pensato bene di cambiare le impostazioni del mio account svelando il mio cognome a mezza Italia. Quella mezza Italia un po' strana che ho conosciuto in chat negli due mesi.
Adesso non posso più manco chattare senza la paura di finire nelle mani di qualche maniaco, sempre se non ci sia già finita ovviamente
Mi sento senza stimoli e culturalmente emarginata.
Mi muovo tra gli scatoloni in modo confuso. Non riesco ad organizzarmi, prima faccio una cosa, poi un'altra. Se ogni tanto non venisse mia cognata a darmi una mano a quest'ora sarei morta, sommersa dai pacchi.
Eppure ogni più piccolo e quasi certamente inutile gesto è circondato da una sacralità che mi fa stare bene, che mi riempie di caldo.
Non era mica Nietzsche che diceva: "Bisogna avere il caos dentro di sé per generare una stella danzante"?
E io chi cazzo sono per dargli torto?
Non so se riuscirò mai a generare una stella danzante, anche perché non saprei proprio cosa farmene. Dove la metto? Sul comò? La porti al museo delle scienze naturali? Me l'attacco al collo che magari fa tendenza?
Qualcosa di buono ne verrà fuori però, già solamente scriverlo vuol dire tanto per me.

2 commenti:

  1. Allora, io farei così: innanzitutto ci vuole un esorcista per i tuoi apparati elettronici (come seconda scelta può andare pure Capitan Ventosa), poi un bagno rilassante in una vasca piena di tiramisù. A questo punto credo che il trauma da scatoloni e da stelle danzanti dovrebbe essere superato! Un salutone :)

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    1. Ah ah ah!Sei una fonte inesauribile di idee!!!Approvo, ci provo e ti farò sapere come va...un salutone anche a te!

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