sabato 10 maggio 2014

Storia di un cuore

Che titolo puccioso, nevvero? Ebbene, se continuerete a leggere capirete il perché della mia -discutibile- scelta.
Ogni tanto torno. Ogni tanto. Perché sono stra impegnata. E quando non sono stra impegnata cazzeggio alla grande, quindi di tempo per il blog ne ho poco.
Qualcuno voleva sapere dettagli.
Ebbene, c'è stato un grande, enorme cambiamento nella mia vita.
"Hai trovato l'uomo LiLLy?"
Uomo? Cosa essere uomo? No, ho trovato lavoro, in una città nuova.
Adesso vivo in questa bellissima città veneta che tanto si presta ad essere fotografata: Padova.
E faccio la commessa. Attenzione, non la barista sfigata che spilla birre e vino da quattro soldi, mentre tutti gli altri intorno a lei si divertono, magnano come porci e bevono come spugne.
No, adesso la signorina LiLLy fa la commessa in un negozio di accessori.
Sono praticamente qualla caga cazzo che viene a rompervi i coglioni affinché voi non usciate dal negozio senza aver comprato almeno un braccialetto o un paio di orecchini. Magari una borsa se proprio, proprio mi va bene.
Mi diverto, passo il tempo a fare lunghe digressioni sulle differenze cromatiche di un tessuto rispetto ad un altro e spiego alla sciura di turno che quello "No, non è un elastico né tantomeno una spugna. È un accessorio per capelli che serve per fare lo chignon. Non sa cos'è lo chignon? Ha presente la cipolla? Non quella che si mangia eh, con quella ci fa il sugo, no, la cipolla quella che c'hanno le ballerine. Ha presente le ballerine?"
Ecco, questa è la mia vita ora.



Oggi è stata una giornata di intenso lavoro. E sapete perché? Perché la gente ad agosto scopa come se non ci fosse un domani. Infatti maggio è il mese dei compleanni (tra poco ci sarà anche il mio tra l'altro) e io ho fatto più pacchetti regalo oggi di tutti quelli che ho ricevuto in vita mia.
"È un regalo, può farmi un pacchetto?"
Ecco questa tristissima frase mi riecheggia ancora nel cervello con una violenza inaudita.
Che poi per farli non è che ci voglia proprio una laurea in pacchettologia. Basta prendere la busta regalo, infilarci l'oggetto senza prezzo, chiudere e sigillare il tutto con un bel bollino.
Di bollini ne abbiamo di tutti i tipi: quello con il logo del negozio, quello con un disegnino colorato che non ho capito che cazzo sia, quello con su un uccello (per uccello intendo il volatile) che boh, forse sarà un piccione?
E poi c'è lui. Quello a forma di cuore.
Ne avevamo uno nel cassetto che girava da qualche giorno. Che mica lo puoi appiccicare su un regalo qualsiasi. No. Ci vuole l'occasione giusta: un giovane volubile dal cuore innamorato, o una moglie che si ricorda all'ultimo del compleanno del marito e finisce per sbaglio nel nostro negozio dove NON teniamo articoli per uomini. E lì che cazzo fai? Rifili la sciarpa nera che tanto è unisex. Oppure inviti la signora a comprarsi una cazzo di agenda dove segnare compleanni e scadenze importanti, tipo "9 maggio, di lui compleanno, ricordarsi il regalo e di dargliela che sono già passati due mesi".



Ecco, oggi s'è presentata l'occasione giusta per quel povero cuore solitario buttato lì, tra le monete di scorta e le chiavi del bagno.
È entrato un ragazzo. Carino, sulla trentina, vestito bene, accento romano e trolley in mano.
"Ciao, vorrei fare un regalo per la mia ragazza".
Già mi immaginavo la scena. Lui che finalmente tornava a casa dalla sua bella dopo un lungo viaggio. Stanco, tanto stanco, ma che non vede l'ora di rivedere la sua donna, che, in cucina, tra uno sbuffo di vapore e una rimestolata in pentola, gli sta preparando una cena coi fiocchi. Perché sì, loro a differenza del 99,9 per cento delle coppie sono felici e quando si rivedono dopo una lunga assenza hanno voglia di parlarsi, guardarsi negli occhi e fare per l'ennesima volta l'amore.
Ce lo vedevo proprio lui che dopo un lunghissimo bacio le dici: "Tesoro, non potevo non portarti qualcosa, ecco guarda sono in passato in questo negozio e ti ho preso una..."



"E se le regalassi una borsa? Guarda, questa è molto carina" dico io al tizio.
"Quanto costa?"
"60 euro"
"Io veramente volevo prenderle quel braccialettino lì..."
"Quello da 15 euro?"
"No, non quello, quello da 7"
Spilorcio che non sei altro! E poi non lamentarti se si trova l'amante abbiente eh...
"Vuoi magari una collanina da abbinarci?"
"No grazie"
Spilorcio, spilorcio, spilorcio!

Prendo il braccialetto, vado in cassa.
"Puoi mica farmi un pacchetto?"
E ridaje con 'sti cazzi di pacchi.
Infilo il bracciale nel sacchettino, apro il cassetto e vedo lì il cuore, in trepidante attesa.
E lì penso al mio di cuore.
Penso a quella specie di pseudo relazione durata un anno che doveva essere un felice intermezzo, una scia di luce, una nota leggera e che invece mi ha lasciato cicatrici da leccare e lacrime che non ne vogliono sapere di uscire.
E meno male che pensavo di averla superata già da un pezzo.
Poi penso al tizio sorridente che ho davanti, al fatto che ha la donna a casa che lo aspetta.
Rosico di rabbia.
Lascio lì il cuore e prendo il bollino più brutto che abbiamo. Quello con l'uccello.
Tiè, e beccati il piccione va!
Incasso le mie sette euro, incasso le rabbia.
Prima o poi arriverà l'occasione giusta, per ora il cuore lo lascio nel cassetto.
Tra le monete e le chiavi del bagno. E i piccioni.
Un unico pensiero: spero di aver lasciato attaccato il prezzo del braccialetto.



Ciao belli! Spero di tornare presto.





6 commenti:

  1. aaargh avevo fatto un bel commento e me l'ha cancellato...bionditudine!
    Comunque aveva a che fare col fatto che il cuore mica si puo' dare via cosi' facilmente come l'uccello eh.
    (ovviamente mi riferisco ai bollini! :) )
    in bocca al lupo nella bella Padova, io ci sono stata per soli tre mesi ma mi e' rimasta nel cuore!

    RispondiElimina
  2. Eli! Ma dai! Conosci anche tu Padova? Ma pensa che quasi tutte le persone che ho conosciuto tramite il blog,in un modo o nell'altro sono legate a questa città, me compresa adesso, sarà un caso? Ahahaha!!!! Hai perfettamente ragione, il cuore non è come l'uccello (ovviamente sappaiamo entrambe che stiamo parlando di bollini eh) non lo si può dar via così...Stammi bene!

    RispondiElimina
  3. Ahahah in effetti sette euro sono pochini anche per un ligure come me!!! Contentissimo per il tuo nuovo lavoro, a prestissimo (io latito più di te ma a breve qualcosa posterò). Ciau :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Albolo, è sempre un gran piacere trovarti, corro a leggere il tuo post!

      Elimina
  4. Mannaggia ai volatili che rovinano le feste...mi hai fatto venire un'idea!!;-)
    Cmq non è il prezzo a stabilire la preziosità di un oggetto e tu lo sai bene, devi solo affrontare una cosa alla volta con fiducia e vedrai che poi non riuscirai a fare più pacchetti perchè il tuo cuore è fuori giri ogni volta che penserai al tuo lui che si è preso la briga di strapazzarti di coccole e di vita!!
    Eli concordo...Padova strega ogni giorno anche me!!!:-)
    Un abbraccio a tutti! !

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho voglia di amare e non ci riesco, cerco l'uomo della mia vita e m'imbatto in individui uno più deprecabile dell'altro, ma perchè??? (e qui ci starebbe l'emoticon che piange ma non so come e se si può inserire)

      Elimina