lunedì 25 novembre 2013

Arezzo

Vi starete chiedendo come sto.
Sto abbastanza bene. O almeno credo.
Diciamo che quando mi soffermo ad analizzare alcuni aspetti della mia vita mi incazzo come una bestia ed inizia ad uscirmi il fumo dalle orecchie.
In certi momenti devo proprio esercitarmi per evitare di mandare affanculo chiunque incroci il mio cammino perché sono molto suscettibile. Delicata, fragile ed esposta come una "Candle in teh wind".
Ed infatti state attenti a non avvicinarvi troppo. Perché brucio.
Anche noi, piccole e scontatissime candeline da torte di compleanno, fiammette aleatorie, possiamo provocare incendi di proporzioni epiche.

In questi ultimi mesi ho realizzato quanto uno dei più grandi bisogni che fanno parte del mio essere sia quello di viaggiare.
Ho bisogno di spostarmi, di vedere posti nuovi. Continuamente.
Mi lascio rapire dalla bellezza di una città o di un paesaggio visto per la prima volta.
La vita è una e una sola.
E mentre in passato ho conosciuto un sacco di persone che, proprio in nome di questa unicità, la vita se la sono bruciata, io no. Io me la voglia godere.
E per godermela come dico io ho ancora un sacco di posti incantevoli da visitare e di persone da conoscere.
Non mi interessa andare chissà dove (o meglio, mi interesserebbe, a tempo debito, mi interesserebbe sicuro). A volte basta puntare su una città o un paesino nemmeno troppo lontano, per trovare il Bello.
E sentirmi in pace con me stessa.

Quando avevo otto o nove anni, io e la bambina di mia sorella (che all'epoca di anni ne aveva due o tre), facevamo questo gioco divertentissimo.
Con un po' di fantasia, facevamo diventare il nostro letto a castello un camper.
Poi io prendevo l'atlante, mostravo la cartina dell'Europa a mia nipote e le dicevo: "Allora? Oggi dove andiamo?".
E lei col dito mi indicava una zona a caso. A volte poteva essere la Germania, a volte la Spagna o addirittura la Russia. Alla fine il gioco consisteva nello stare sul camper e viaggiare, perché quello era il momento più eccitante di tutti.
All'arrivo già avevamo perso interesse.
Anche perché un conto era trasformare un letto a castello in un camper. Un po' più difficile era fingere di stare, che ne so, a Parigi, quando in realtà eravamo in una fottutissima camera da letto.

Vi avevo promesso le foto di Roma e Firenze.
In realtà, preferisco mostrarvi le foto che ho fatto nell'ultima città che ho visitato: Arezzo.
Non le ho fatte solo con il telefono, a 'sto giro mi sono portata dietro la reflex. E credo che d'ora in poi lo farò sempre. Anche perché a breve inizierò un corso di fotografia di base.
Arezzo è incantevole ragazzi, mica come Ravenna. Peccato il poco tempo a disposizione, ci sono stata solo una mattinata.




















Non vedo l'ora di andarmene ancora un po' a spasso.

10 commenti:

  1. Grande Lilly, bellissime foto.
    Pensa... anche io ho sempre avuto questa voglia di viaggiare e ora, quando lo faccio, vengo colto da crisi di ansia terribili... Una tristezza che non ti dico.

    Goditi la vita sì e non bruciare con troppa forza, che poi ti consumi in fretta. E più che una candela, diventi un candelotto :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io se potessi andrei ovunque. A me viene l'ansia a stare a casa! D'altra parte tornare a vivere con i genitori non è facile.
      No, non mi brucio, io voglio solo spiccare il volo cazzarola!

      Elimina
  2. Ciao Lilly le foto molto belle,come sempre.
    Mi ha fatto sorridere,quel gioco da bambina lo facevo anch'io, avrò abitato in giro per mezzo mondo, quando sceglievo un luogo cercavo sull'enciclopedia le foto per immergermi meglio nel gioco :-))
    Viaggia,viaggare arrichisce...io putroppo per soldi e vuoi perchè soffro della stessa sindrome di Joker rimando troppo spesso.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io ho sempre avuto una gran voglia di viaggiare e non ci sono mai riuscita perché mi sono dovuta adeguare al volere degli altri. Adesso non mi adeguo più al volere di nessuno. Solo al mio :)

      Elimina
  3. Oddio mi sono commossa...ti voglio bene!!
    Splendi cara e non di luce riflessa, vivi e godi di quello che senti che non tornerà più e sarà tardi per rimpiangerlo!!
    A me viene l'ansia perché è solo uno il viaggio che vorrei tanto fare e se parto so già che non mi fermerà nessuno, ma al ritorno potrei essermi bruciata totalmente e non so se ho le forze ora per concedermi sto lusso!!
    Grazie immensamente grazie!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti voglio bene anche io! Te l'ho scritto poche ore fa ma te lo ripeto ancora, e posso andare avanti fino a domani mattina se vuoi :)
      Grazie e di cosa? Non credevo di aver scritto chissà che. Ti ringrazio io che ti lasci coinvolgere così tanto. Grazie!
      Ti abbraccio
      a domani!

      Elimina
  4. Fai bene a farti due giretti. Arezzo tra l'altro è bellissima. E sono molto belle anche le foto che hai fatto. Quando ci sono andato ho trovato un negozietto che vende delle ottime forme di formaggio ricoperte di fieno, pepe, o altre spezie...una golosità! Nei dintorni consiglio anche un bagnetto alle terme di Rapolano, con acqua a 37 °C. prossima destinazione?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco, vedi? Ho preso l'olio al tartufo e non ho pensato ai formaggi, mannaggia a me. Non le conoscevo le terme di Rapolano, buono a sapersi per la prossima volta che vado.
      Tra le prossime mete? Mah, vediamo. Direi Padova, Bologna a capodanno e poi Genova, voglio andare alla mostra di Munch! E poi naturalmente il solito giretto nella mia Milano :)

      Elimina