Ho duecento milioni di cose per la testa e le solite mille mila foto da condividere. Per ora se ne stanno tranquille e ben riparate negli antri oscuri del mio hard disk.
Oggi mi é venuta l'insana idea di iniziare a buttarle fuori, come promesso mesi fa. Prima però volevo dirvi ancora un paio di cose.
Come credo già sappiate, LiLLy nasce lombarda.
"Lombarda" per modo di dire, visto che vanto origino veneto-emiliane e calabresi.
Ho vissuto poi, per un anno e due mesi nella stupenderrima Ravenna insieme ai genitori.
Al momento sto a Padova.
Vivo in un appartamento condiviso con altri 3 coinquilini. Il coinquilino, uomo di 32 anni, la coinquilina, donna di 30. Con cui mi trovo benissimo.
Poi c'è Ugo che non ha un'età.
Ugo é un maialino di peluche acquistato all'Ikea durante un momento di follia.
Ugo é considerato da tutti mio figlio.
Ho provato anche a farlo risultare come figlio a carico quando ho fatto la dichiarazione dei redditi ma, ahimé, nonostante gli avessi preparato io stessa un codice fiscale la cosa non ha funzionato.
Ho un fidanzato, come già detto. E di lui sono innamoratissima. Per motivi di privacy lo chiamerò "Il moro".
Moro perché é moro.
Poi perché nonostante sia veneto, é così scuro che potrebbe essere tranquillamente scambiato per turco/arabo/nordafricano/siciliano.
Celeberrima la frase pronunciata dal cugino di mio padre quando ha visto la foto.
"E chisto sarebbe veneto? Pare nu calabbrese"
Il moro, a differenza di tutti gli altri biechi individui conosciuti negli ultimi anni, è sano di mente e ha una struttura psicologica ben salda. é affidabile, costante, responsabile, propositivo, positivo, collaborativo, attento e capace. E non mi va di raccontare la solita stronzata che sono stata fortunata.
No. Non sono stata semplicemente fortunata. O meglio, un po' sì. Ma di fondo sapevo esattamente cosa volevo. E sapevo di meritarmelo
Costruire la storia che mi sta legando al moro è stato prima di tutto un atto di amore nei confronti di me stessa.
Perché io valgo.
E vaffanculo a tutto il resto.
Per quanto riguarda il lavoro. Beh, pare un gioco di parole ma ci sto ancora lavorando sopra.
Dita incrociate come sempre.
Insomma, la mia vita adesso è molto diversa da quella di una volta. Sono un'altra persona. Ho abitudini diverse, conosco persone diverse, faccio cose diverse.
A volte ancora non me ne rendo conto perché ho sempre quel problema lì. Che in quanto ad elaborazione dei vissuti il mio cervello è fermo ancora al 1993.
Ma fatemi spendere un paio di parole a proposito della bellissima regione che in questo momento mi sta ospitando, il Veneto.
Il Veneto. Ma come cazzo è che sono finita in Veneto????
Ebbene, il Veneto, lasciatevelo dire, è incantevole. Stupendissimo. Meraviglioserrimo.
Ma forse non è semplicemente il Veneto ad essere bellissimo. Il modo in cui io guardo la realtà è profondamente cambiato in questi ultimi tre anni.
Anche la Lombardia è graziosa: Como, il lago Maggiore, Milano, la Brianza, Pavia, Mantova, Cremona. Il problema è che mille anni fa, quando ancora vivevo nell'Hinterland milanese mi mancava il brivido del "Prendiamo, andiamo, partiamo, qualsiasi cosa accada io questi momenti me li voglio gustare al massimo"
In Lombardia purtroppo io ero diversa e conoscevo persone diverse.
"Sì ok prendiamo, partia...No aspetta. C'è traffico/é domenica/ Fa caldo/Non si trova parcheggio/Chi cazzo se ne frega della mostra/ Io voglio vedere la partita/Io non c'ho voglia di uscire/Ho dimenticato il gatto sulla pentola a pressione/L'hinterland milanese ha un che di poetico, rimaniamo qua/In giro c'è brutta gente/ Mi si fonde il motore della macchina/I treni sono sempre in ritardo/Mia mamma sta in ansia se sa che non sono a casa/Devo accompagnare mia nonna a fare la spesa/Non ho digerito il cinghiale saltato al burro con verze e patate che ho mangiato a pranzo"
Vivo a Padova da ormai un anno e cinque mesi. Pensate un po' voi. E in questo anno anno e cinque mesi ho girato molto più il Veneto di quanto non abbia fatto con la Lombardia in 28 anni.
Ho visto un sacco di paesi e città: Venezia (che sto girando davvero di lungo e in largo), Dolo, Stra con la villa Pisani,Verona, Vicenza, Castelfranco Veneto, Monselice, Arquà Petrarca, Vittorio Veneto, Treviso, Casier di Treviso, Peschiera del Garda, Abano Terme, Bassano del Grappa, Piove di Sacco, Noale chi più ne ha più ne metta.
Da cosa inizierò?
Che domande.
Da Padova ovviamente.
To be continued